Aggiornamento per le classifiche ufficiali italiani Top of The Music di FIMI/GfK: da questo venerdì, 7 luglio, lo streaming verrà conteggiato anche nella graduatoria degli album, assieme a download e e vendite dei dischi fisici
I dati degli stream audio rilevati da GfK Retail and Technology Italia sono già inclusi nei singoli, e il metodo sarà lo stesso per gli album: una “conversion rate”: 130 stream equivalgono ad un download.
Nel caso degli album, considerati da 10 tracce, 1300 stream equivalgono al download o all’acquisto di un album. Con alcuni metodi di correzione: una singola canzone non può contare più del 70% (quindi 1300 stream di un singolo non possono essere equiparati ad album intero: dopo i 700 non vengono più conteggiati).
Ci sarà anche un secondo tetto, di 10 ascolti al giorno per utente per canzone; inoltre le canzoni verranno conteggiate come stream dopo almeno 30” di ascolto (e conseguentemente sono esclusi dai conteggi i brani con durata inferiore).

 

La conversion rate verrà rivista su base quadrimestrale: la prossima revisione è prevista entro la fine dell’anno, spiegano alla FIMI, che oggi ha presentato la novità presso la sua sede milanese: “L’integrazione dello streaming nella classifica album, segue quanto già avvenuto per i singoli digitali, in un mercato di ascolti sempre più integrati in cui l’acceso ai contenuti musicali non sembra poter essere limitato  ad un solo tipo di supporto, ma richiede la capacità di osservare e riflettere il consumo reale e l’andamento effettivo del mercato. Questo genere di integrazione, sarà ovviamente considerata anche ai fini delle assegnazioni delle certificazioni oro e platino”, spiega il CEO FIMI Enzo Mazza, che precisa che il modello adottato in Italia è sostanzialmente lo stesso dei paesi nordici.
In Francia, per esempio il “cap” per i singoli è al 50%, mentre il modello inglese, prevede che gli stream dei i due singoli più ascoltati siano riportati alle medie di ascolto delle altre canzoni.

 

Venerdì 7, quindi arriverà la prima graduatoria con il nuovo metodo: “Nei test che abbiamo fatto finora le classifiche non sono cambiate radicalmente, così come invece è successo nell’introduzione dei singoli”, spiega Mazza.”Ovviamente c’è una salita di artisti più pop, giovani e forti sullo streaming rispetto ad artisti adulti. Ma da noi il fisico è ancora molto forte grazie agli instore. Riki, per esempio, è l’eccezione che conferma la regola: ha fatto numeri più forti sul fisico che sullo streaming, grazie agli instore”.

 

Per approfondire https://www.rockol.it/news-675982/classifica-album-italia-2017-fimi-dal-7-luglio-anche-streaming