La parola ‘newsletter’ sembra archeologia digitale, una pratica che è stata spazzata via dalla comunicazione social.
Ma in un mondo così veloce, dove le piattaforme che sembravano inattaccabili, come Facebook, perdono consensi, diventa obbligatorio avere il potere di gestire in maniera autonoma i propri contatti. E i propri dati.
L’evoluzione della rete ci sta portando sempre di più verso la gestione di community verticali sulla vostra musica, vedi il proliferare di gruppi su WhatsApp e Telegram.
In questo scenario la newsletter ritorna ad avere il suo potere predominante, soprattutto in una comunicazione diretta ed esclusiva, non ‘a tutti’.

 

Raccogliere mail in modo creativo/1.
La mail è il Sacro Graal della comunicazione personale, è qualcosa che abbiamo imparato a proteggere, per questo diventa necessario trovare nuovi modi per recuperare questi dati.
Il modo migliore è quello offline; ecco una situazione tipo.
Al vostro concerto avete portato il tavolo del merchandising, dove vendete magliette (a 15 Euro) e CD (a 10 Euro).
Potete fare un pacchetto T-Shirt + CD a 20 Euro, ma solo se chi compra si mette subito la maglietta per farsi fare una foto. Ovviamente dovete chiedere il nome utente Instagram o Facebook per taggarlo nell’album fotografico; a questo punto potete chiedere anche la mail, sarà vista come una richiesta naturale.
Non solo otterrete quello che stavate cercando (la mail), ma anche la possibilità che l’utente condivida nel suo profilo la foto del concerto, aiutandovi nella promozione.

 

Raccogliere mail in modo creativo/2.
Se non riuscite a trovare il vostro format con il quale recuperare mail offline, potete sempre affidarvi alla rete.
In questo caso però, dovete pensare a come ‘gratificare’ chi vi regala il suo prezioso tesoro: la mail.
In questo caso vi porto un esempio non musicale, ma molto vicino. Un illustratore ritrattista di band e musicisti, voleva lanciare il suo servizio di newslettter, gli ho detto che poteva ideare una sorta di contest attraverso il quale avrebbe fatto un ritratto ai primi 100 utenti iscritti.
La cosa più difficile? E’ stato iniziare, partire, lanciare la proposta.
La cosa più impegnativa? Fare i ritratti.
Ma alla fine, in una settimana, la sua newsletter è cresciuta in modo notevole, superando il numero che si era posto come obiettivo; ed ha potuto così iniziare una comunicazione più personale e diretta.
Voi cosa potete ‘offrire’?

 

Il linguaggio è importante.
La citazione corretta è “Le parole sono importanti”, ma in ambito web possiamo parlare di linguaggio.
Quale è la differenza? Il linguaggio può essere un messaggio multimediale, un brano, un video live, un concerto inedito, dedicato.
Può essere un modo semplice per comunicare alcune informazioni, pensieri o riflessioni.
Potete scegliere un layout accattivante, oppure una semplice mail, l’importante è che rispetti la vostra musica e il vostro stile.
I più esperti possono riuscire ad archiviare i dati con molte informazioni, se utilizzate un questionario, ad esempio, potete ottenere anche la data di nascita.
In questa maniera potete realizzare un video nel quale suonate e cantate una vostra versione di “Tanti Auguri A Te” e inviarla in automatico alle persone che compiono gli anni.

 

Gli Strumenti.
Questa è la parte più facile, perché oramai i tool di newsletter sono presenti sotto tutte le forme e plugin.
Mailchimp rimane la piattaforma più utilizzata, ma esistono anche delle funzionalità interne a WordPress.
Cercate di individuare quale è lo strumento migliore per voi e studiatelo nel particolare; è tutto tempo che ritornerà sotto forma di nuovo pubblico.
Perché se sarete spontanei e divertenti, il passa parola aumenterà, così come le iscrizioni alla vostra newsletter.

 

 

 

Fabrizio Galassi