Mai come in questo momento quello del secondary ticketing è diventato uno degli argomenti più dibattuti per gli addetti ai lavori del settore musicale italiano. È stata varata una legge apposita e abbiamo visto i primi tentativi da parte degli artisti nostrani per affrontare il problema. Va detto che anche dall’estero non sono mai arrivati segnali così positivi a riguardo, ma ora sembra che qualcosa stia cambiando.
Ieri gli Iron Maiden hanno diffuso la notizia di essere riusciti a ridurre del 95% la vendita dei biglietti nei siti di secondary ticketing. Intervistato da Billboard il manager della band, Rod Smallwood, ha commentato questo traguardo come “un risultato incredibile e una vittoria per tutti coloro che vanno ai concerti”. Alla base di questo successo c’è l’utilizzo del cosiddetto “paperless ticket”, un biglietto elettronico che può essere valido solo se chi l’ha comprato si presenta sul luogo del concerto con un documento di identità e la carta di credito con cui ha effettuato l’acquisto.

 

 

Ad oggi alcuni dei maggiori siti di secondary ticketing – Getmein, Seatwave e Stubhub – hanno deciso di non ospitare sui loro database i biglietti del “The Book of Souls Tour” che partirà in Inghilterra il prossimo 4 maggio. L’unico sito che non ha voluto collaborare è stato Viagogo dove sono comparsi 207 biglietti, diventati subito oggetto di indagini da parte delle autorità competenti. Si tratta quindi di un numero minimo, a maggior ragione se confrontato con il fatto che, per il loro tour precedente del 2011, gli Iron Maiden avevano registrato più di 6,000 biglietti derivanti dal mercato secondario.

 

Per approfondire https://www.rockit.it/news/secondary-ticketing-iron-maiden-bagarini