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Il nuovo video di Fabio Rovazzi «Tutto molto interessante» è già culto. Non solo perché in pochi giorni è stato già visto su YouTube da quasi dieci milioni di persone, ma soprattutto perché anche nella sagrestia dei media italiani echeggia un coro unanime a proclamarlo come un’efficace e arguta satira di tutti i parossismi dell’attuale young people.
Rovazzi si distingue nettamente dai suoi colleghi che continuano a recitare la pantomima delle vite bruciate, delle esistenze arrabbiate, delle marginalità trascurate. Rovazzi, con il suo faccino da bravo chierichetto, prende in giro amabilmente tutto il cascame social narcisista dei suoi coetanei, ancor più scaraventa al rango di parodia l’ala dura dei suoi compagni d’arte. Rovazzi è lo sberleffo all’acconciatura etnica, al tatuaggio, al piercing, alle pose da strafattone e a quanto già abusato al punto di ridursi a dress code per festicciole al centro anziani.
Esiste però pure un’altra lettura del fenomeno Rovazzi, che lo vede quasi come il profeta di una nuova stirpe di figli della lupa. Nulla di nostalgico e detestabile sia chiaro, ma un sommesso desiderio subliminale di ordine e disciplina forse sì…
I sospettosi sul camerata Rovazzi erano già stati messi in ambascia dal volitivo «Andiamo a comandare!», forse vedere Salvini alla festa della Lega Nord di Pontirolo ballare quel motivetto avrà messo qualche pulce nell’orecchio.

 

Per approfondire http://www.lastampa.it/2016/12/08/cultura/opinioni/editoriali/il-video-spericolato-di-rovazzi-1934j7SKonmJPi0pVsMMxH/pagina.html