La società di edizioni Kobalt ha investito 150 milioni di dollari nel marchio AWAL, attraverso il quale la società fondata diciassette anni fa da Willard Ahdritz debutterà sul mercato come vera e propria casa discografica: il progetto, al quale hanno già aderito artisti come Lauv, Bruno Major, Tom Misch, Nick Cave & The Bad Seeds, R3HAB e Wombats, e che ha già lanciato una campagna pubblicitaria con lo slogan “I am my own label” (“Io sono la mia etichetta”) vedrà Kobalt fornire ai propri artisti servizi di marketing a livello internazionale, distribuzione digitale e promozione, con un accordo di ripartizione delle royalties – secondo quanto appreso da Music Business Worldwide – che prevedere il versamento dell’85% degli incassi dai diritti d’autore all’artista e il restante 15% all’etichetta.
“Abbiamo visto l’arrivo dell’ondata di cambiamento nelle decisioni degli artisti, dei loro manager e dei loro avvocati”, ha spiegato l’ad di AWAL Lonny Olinick: “Quando la gente inizierà a incassare regolarmente restando in controllo dei propri asset, il genere di cosa che un artista cercherà in un entourage avrà molto più a che fare con il tipo di contratto e le capacità del proprio staff”.