La procura di Milano ha contestato il reato di aggiotaggio (ovvero la speculazione sul costo di valori e merci, attraverso l’uso di informazioni riservate) nell’avviso di conclusione sull’inchiesta sul secondary ticketing originata dal servizio de Le Iene dello scorso autunno.
Riporta il Corriere Della Sera che il PM Adriano Scudieri parla di “rialzo e ribasso fraudolento di prezzi sul pubblico mercato o nelle borse di commercio” a Roberto De Luca e Antonella Lodi, presidente e amministratore delegato di Live Nation, a Corrado Rizzotto (al tempo amministratore di Vivo), a Domenico D’Alessandro, di D’Alessandro e Galli; e agli amministratori di Viagogo  Charles Stephen Roest e Kaur Rashvinder Dhoot.
Si tratterebbe, secondo l’accusa di, “aggiotaggio manipolativo” e di avere “stipulato accordi occulti” con Viagogo, “per la cessione di un elevato numero di biglietti, prevedendo sotto forma di consulenza la retrocessione del 90% dell’incasso mediante fatture oggettivamente false”. Le società svizzere avrebbero commesso aggiotaggio informativo e “rivenduto on line sul proprio sito i biglietti a un prezzo ingiustificatamente maggiorato rispetto a quello stabilito dagli artisti, tacendo l’accordo fraudolento (…) divulgando “false informazioni al pubblico sul numero dei biglietti, nonostante fosse rimasto quasi immutato”.

 

Per approfondire http://www.rockol.it/news-675897/procura-milano-inchiesta-secondary-ticketing-aggiotaggio-e-truffa