Volano gli stracci tra grandi artisti della scena musicale italiana e gli organizzatori dei live. Il caso del concerto dei Coldplay a San Siro ha riportato la questione sotto i riflettori ma di secondary ticketing, cioè di “bagarinaggio” online, in Italia (e non solo) si parla da un pezzo. Ora, a far esplodere la miccia della polveriera ci hanno pensato Le Iene, con un servizio (poi rimosso) di Spagnolini, Viviani e De Vitiis andato in onda nella puntata di martedì 9 novembre. Ventidue minuti di video alla fine del quale molte delle dinamiche dell’acquisto biglietti online risultano più chiare. E più chiaro risulta anche che a rimetterci, come al solito, è il consumatore.
La cosa sta in questi termini: c’è un momento preciso che tutti gli ascoltatori di musica hanno prima o poi condiviso, ed è quel giorno in cui un artista importante annuncia la data di messa in vendita dei biglietti per il proprio live. La corsa all’acquisto – il caso Coldplay insegna, una volta di più – inizia di solito al mattino presto. Una gara all’ultimo click, un specie di western 2.0: chi riuscirà ad aggiudicarsi il biglietto sui canali ufficiali (quindi su quasi sempre su TicketOne, controllata della tedesca Cts Eventim esclusivista per la vendita online dei biglietti)? Non tutti. Ecco quindi la delusione, una volta scoperto che i biglietti sono finiti e la frustrazione di doverli cercare nei siti di “bagarinaggio” online, pagandoli magari dieci volte tanto il costo originario. Ora, l’ascoltatore di musica, di fronte all’acquisto non riuscito, ha sempre pensato di essere stato sfortunato: “Tutti volevano andarci, il destino cinico e baro ha voluto che io non riuscissi ad acquistare”. In realtà, il destino cinico e baro ha le sembianze delle organizzazioni di grandi eventi. In particolare, tornando al servizio de Le Iene, viene citata Live Nation, multinazionale dei live che anche in Italia ha la leadership di mercato. Perché dietro alla penuria di biglietti in vendita nei canali ufficiali, soprattutto nei casi di eventi molto ambiti, ci sarebbe proprio un meccanismo gestito da chi questi eventi li organizza e non la massiccia domanda del mercato.

 

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http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/11/09/le-iene-svelato-il-meccanismo-del-bagarinaggiodi-biglietti-online-e-vasco-rossi-dichiara-attualmente-sospeso-ogni-rapporto-con-live-nation/3180348/