Secondo uno studio condotto da Nielsen in sette paesi, l’83% degli esercizi commerciali non paga correttamente i diritti d’autore. «Tutti capiscono istintivamente che non è possibile utilizzare un account Netflix per aprire un cinema, ma per la musica non è così», dice il co-fondatore di Soundtrack Your Brand
La pirateria è forse la più visibile tra le disgrazie economiche dell’industria musicale, ma non è l’unica. Secondo uno studio condotto da Nielsen Music e pubblicato da Soundtrack Your Brand, globalmente il settore perde $2,65 miliardi ogni anno a causa di piccoli esercizi commerciali che utilizzano impropriamente account di streaming.
Quando un negozio, ristorante o luogo pubblico trasmette della musica, è necessario rispettare regole di copyright diverse da quelle che governano l’uso personale di piattaforme come Spotify e Apple Music. Secondo lo studio, però, solo il 17% di questi esercizi commerciali sarebbe in regola, mentre il restante 83% continua a utilizzare musica illegalmente – e, soprattutto, la maggior parte degli imprenditori è convinta di poter utilizzare il suo account privato per trasmettere musica di sottofondo negli esercizi commerciali.

 

Per approfondire https://www.rollingstone.it/musica/news-musica/lindustria-discografica-perde-265-miliardi-allanno-per-la-musica-di-sottofondo/432026/