Un primo test è stato fatto nel regno degli sviluppatori Facebook, l’annuale conferenza F8 che quest’anno si è tenuta a metà Aprile in Canada.
Durante quei giorni, i partecipanti dell’evento avevano a disposizione una versione test di Instagram che non mostrava il numero di like o delle visualizzazioni dei video.
E’ stata una scelta rivoluzionaria, che mostra da una parte il lato umano del business (quello della ricerca del contenuto più coinvolgente), dall’altra parte obbligherebbe i grossi brand a riconsiderare trovare altri modi per mostrare i muscoli: se non so quanti like hai preso, come faccio a capire quanto sei apprezzato?
Dal punto di vista musicale potrebbe essere una salvezza; romperebbe le catene del consenso a tutti i costi, della sfida da bulli sulla quantità e stimolerebbe le persone a seguire il proprio istinto invece che seguire la massa.
Il conteggio dei numeri rimarrebbe, ma lo può vedere solo il proprietario dell’account tramite le sue abituali statistiche, e i partner commerciali con i quali ha stretto accordi.
Ma in parte già è così: pensate alle storie, non hanno un indice di gradimento pubblico. Le più viste sono quelle più coinvolgenti o comunicative, al di la dei numeri e molto spesso di chi le posta.
E’ indubbio che i ‘creators’ più bravi oggi, rimarranno sempre i più bravi domani anche senza il vanity like.
Quello che cambierà sarà il comportamento del pubblico, che è quello che conta di più per gli artisti.

 

#1 – Verità
Diventerà ancora più importante raccontare la verità, il vostro privato, ma sempre pensando a ‘quello che gli altri suppongono sia la vostra verità’; dovrete essere credibili, con una dose in più di unicità. L’assenza dei like porterà a un ragionamento più profondo sul senso dei propri contenuti.

 

#2 – Scrivere
La foto è molto, ma non tutto. Il miglior modo che posso utilizzare per farvi capire questo punto è usare un post perfetto.
Il 20 Maggio muore Niki Lauda, il giorno dopo si piange il pilota, ma Anna Foglietta ribalta il concetto raccontando una storia, la sua storia unica: “La mia mamma quando ci portava al mare e superava una macchina, ridendo diceva ‘ma chi sono Niki Lauda?’. Io penso che la grandezza dei personaggi si misuri su quanto peso hanno nelle vite delle persone ‘normali’ e per me Niki Lauda è la mia mamma al volante e sarà così per sempre. Riposa in pace campione”. Quasi 9k like. Ma avreste messo il cuoricino anche senza il vanity number.

 

#3 – Suonare
Senza il termometro della vostra fan base messo in mostra, potete pubblicare più canzoni, più esibizioni acustiche, intime, personali o, semplicemente, nuovi brani da fare ascoltare; soltanto voi saprete quali sono le più apprezzate, senza un numero che decida la ‘bellezza/gradimento’ del pubblico. Sarete incoraggiati a pubblicare di più, con più libertà, senza paura della gogna pubblica. E sicuramente avrete delle sorprese.

 

 

 

Fabrizio Galassi