Una cosa si è persa per strade nell’arte del DIY: non avere neanche un centesimo in tasca.
0 euro per comprare magliette da rivendere al merch, 0 euro per una piccola sponsorizzata su Instagram, 0 euro per caricare la musica su Spotify (vi prego, non utilizzate i servizi di distribuzione gratuita).
Proviamo a ritornare alle origini, alla gavetta, cancellata dalle mille edizioni di XFactor.

 

1° – Staccatevi dai telefonini e scendete in strada
Tecnicamente si chiama Pubbliche Relazioni, umanamente si chiama fare amicizia. Soprattutto NUOVE amicizie. Siate assidui frequentatori di locali, soprattutto di musica dal vivo; troverete un sacco di persone amanti della musica, giusto? Iniziate a parlare dei LORO gruppi preferiti, poi, molto probabilmente, parleranno di una band affine alla vostra. A quel punto potete parlare della tua musica che casualmente, assomiglia proprio a quel suono; magari riuscite pure a fargli ascoltare qualcosa, magari gli chiedete cosa pensa, magari, se gli piacete, può lasciarvi una mail per ascoltare il nuovo EP in anteprima. Quante volte uscite e quante persone conoscete è l’indice numero 1 del vostro successo.

 

2° – Suonate ovunque
Questo riguarda principalmente le band appena formate perché ‘suggerire’ di farlo ai gruppi con già qualche anno alle spalle è ritenuto decisamente inopportuno e impopolare (ma vi garantisco che farebbe bene anche a loro). Partite dalla feste del Santo Patrono del vostro quartiere, dai contest gratuiti, dalle rassegne locali; cercate di solcare più palchi possibili, anche quelli impossibili. Imparerete come stare al mondo in situazioni differenti, il pubblico scoprirà una band fantastica (voi) in mezzo a un sacco di capre (le altre band), e gli operatori presenti vi scopriranno e alimenteranno il passaparola, se siete veramente bravi.

 

3° – Se non esiste una scena, createla
E’ più facile di quello che si pensa. Dovete partire dal primo punto, conoscere più persone possibili, tra queste ci saranno altri musicisti con i quali poter trovare una sorta di collaborazione. Meglio se sono del vostro quartiere/città/zona; oltre a condividere serate e sala prove, potete ampliare il raggio e coinvolgere altre band con le quali avete un naturale ascendente. A quel punto sarà più facile convincere un locale (sempre di zona) a darvi una serata alla quale far partecipare tutto il pubblico delle varie band coinvolte. Questo tipo di attività, sono le più amate dai cronisti locali, o delle emittenti di zona; contattatele per aiutarvi a promuovere la serata. 100% che una mano ve la danno. Ed ecco che avete: band, pubblico, locali, stampa: una scena. Una micro-scena.

 

4° – Contatti
Durante i tre punti precedenti avrete incontrato migliaia di persone; centinaia di loro avranno iniziato a seguirvi su Instagram, avrete decine di mail e altrettanti numeri di telefono. Organizzateli da subito, create dei contenuti/storie dedicate a quegli utenti, realizzate mailing list, dei gruppi broadcast su WhatsApp; armonizzate i contatti, siate umani e creativi. Non abbiate paura di rompere le scatole, vi hanno lasciato il contatto perché realmente interessati.

 

 

 

 

Fabrizio Galassi