Un paio di settimane fa Fimi (Federazione Industria Musicale Italiana) ha annunciato che a partire dal gennaio 2018 nel compilare le classifiche non verrà più tenuto in conto lo streaming gratuito ma solamente quello a pagamento.
Come riporta oggi il quotidiano torinese La Stampa, che ha intervistato la manager di Spotify Veronica Diquattro, questa novità non trova assolutamente d’accordo la piattaforma creata da Daniel Ek, poiché trattasi di scelta sbagliata che “non fotografa l’andamento reale del consumo musicale italiano…ed è destinata a cancellare dalle classifiche tutta una serie di artisti che si sono fatti conoscere solo grazie allo stream gratuito”.
Nell’intervista la Diquattro porta ad esempio il fenomeno della trap che è emerso grazie allo streaming e non certo quello a pagamento dato che il pubblico che ascolta questo genere di musica è composto per lo più da ragazzi molto giovani. La dirigente di Spotify per compilare le classifiche propone quindi di “trovare il peso giusto, così come accade in molti Paesi all’estero, fra ascolti free e pay. Se si calcola la percentuale giusta nessuno sarebbe penalizzato e anche le centinaia di artisti che si affacciano alla ribalta dello streaming potrebbero avere una chance”.

 

Per approfondire http://www.rockol.it/news-683105/spotify-critica-fimi-come-compilera-classifiche-nel-2018