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L’Association of Independent Festivals ha chiesto alle autorità inglesi di vagliare la situazione di Live Nation, il colosso multinazionale dell’intrattenimento musicale dal vivo (attivo anche in Italia) che secondo una ricerca della stessa AIF controllerebbe il 23% dei festival presenti nel Regno Unito.
La società guidata da Micheal Rapino gestisce infatti eventi come quelli di Download, Parklife, Creamfields, Latitude, Wireless, Lovebox, oltre ai doppi eventi V Festival e Reading/Leeds: a spartirsi il marcato d’oltremanica, oltre a soggetti indipendenti alla guida di grandi raduni come Bestival o Glastonbury, resta la stessa AIF, con quote pari all’8%, e AEG, diretta concorrente di Live Nation sul mercato americano ma nel Regno Unito confinata a meno del 2% delle quote complessive.
L’azienda con quartier generale a Beverly Hills, Los Angeles, è già finita sotto la lente della Competition & Markets Authority, l’autorità inglese garante della concorrenza, dopo aver acquisito, all’inizio di quest’anno, la quota di maggioranza del festival dell’isola di Wight, fino al 2016 controllato dalla Solo Music Agency del fondatore John Giddings: secondo la CMA la nuova acquisizione di Live Nation potrebbe “aver contribuito a diminuire sostanzialmente la concorrenza sul mercato”.
Se l’Antitrust britannica dovesse dare il via all’operazione, secondo la AIF Live Nation supererebbe il 25% delle quote sul mercato nazionale, portando così – come spiegato a Billboard dal numero uno dell’Association of Independent Festivals Paul Reed – a “serie conseguenze per tutti gli attori della filiera della musica dal vivo britannica”.

 

Per approfondire http://www.rockol.it/news-677751/uk-associazione-festival-indipendenti-chiede-indagini-live-nation