Entrando la colonna sonora è quella dell’album “Non è tardi” dei Diaframma. A girare non è un cd e nemmeno un vinile ma un nastro magnetico, una musicassetta nuova e registrata da poco: sembra di tornare tra gli anni ’80 e i ’90, ma siamo nel 2017 a Tribiano, vicino Milano, nella fabbrica di musicassette Tape it Easy.
È una lunga coda di nastri che girano, è una delle più grandi fabbriche di musicassette in Europa ed è in moto da circa un anno: tutto è iniziato tra il gioco e la necessità di rispondere ad una richiesta di mercato ancora piccola, che però in soli 12 mesi è aumentata del 300%.

 

 

Fabio Lupica e Cristian Urzino, rispettivamente 32 e 30 anni, arrivano dalla provincia di Catanzaro con il sogno di vivere di musica. Vengono da diverse esperienze ma hanno voglia di mettersi in gioco e soprattutto di lavorare bene con la loro passione. Hanno un’etichetta, la Overdrive Records, e hanno bisogno di stampare i dischi che producono. Vengono a sapere che c’è bisogno di manodopera per produrre questi vinili e iniziano a lavorare nella fabbrica che da lì a poco sarebbe diventata anche loro.
Ma a loro non basta: dopo qualche anno di lavoro alla Phono Press International intuiscono che anche il nastro magnetico sta per tornare in voga. C’è richiesta, in America le stanno già producendo in grande quantità e si inizia ad organizzare anche un Cassette Store Day sulla scia del Record Store Day. E così inizia il viaggio di Tape it Easy.
“All’inizio la richiesta era bassa, abbiamo iniziato a livello amatoriale ma già con uno spirito imprenditoriale.Producevamo poche centinaia di cassette la settimana – spiega Fabio – non era un buon mercato, ma ci siamo impegnati e abbiamo comprato i macchinari e dal livello amatoriale siamo passati ad una fabbrica vera e propria. In un anno la richiesta si è triplicata e oggi registriamo circa 1500 cassette a settimana”.
Gli ordini aumentano e Fabio e Cristian non restano dietro: “Stiamo vivendo con le musicassette – spiega ancora Fabio – quello che nel 2010 abbiamo vissuto con il boom del vinile, e poi non è vero quello che si dice in giro che la qualità del suono in magnetico è più bassa. Certo bisogna avere la giusta attrezzatura, e noi l’abbiamo. È chiaro che con un walkman di “poche lire” l’esperienza d’ascolto non poteva essere buona”.
Per l’attrezzatura hanno rastrellato le buone macchine delle fabbriche dismesse in giro per l’Italia e il mondo, e oggi possono lavorare a livello professionale e in alta qualità. La fonte è quella del cd: si copia il master e via con i nastri, le macchine fan tutto in automatico. Raccontano che la qualità è molto buona, e in più stampano anche le etichette.