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Voglio subito chiarire una cosa: il vinile non salverà l’industria discografica.
Questo ritorno del vinile è già finito, e comunque non è mai stato un ‘ritorno’ perché non se n’è mai andato, e poi perché i numeri di questo ‘ritorno’ sono tanto esigui quanto i biglietti veduti per i concerti di Bianca Atzei.
Ma non parlando dell’industria discografica, bensì di quella musicale, il vinile può essere comunque un buon modo per far interessare un ascoltatore alla vostra musica, per attrarlo al banchetto del merchandising dopo un vostro concerto o per venderlo via BandCamp associato al digital download.
Prima di postare sulla vostra pagina Facebook: “Hey, abbiamo deciso di stampare anche i vinili, presto li metteremo in vendita!”, assicuratevi di sapere tutto quello che c’è da sapere, per evitare di fare una figuraccia e riconsiderare il vostro budget.
Uno dei più importanti esperti di vinile è Vlado Meller, ingegnere e tecnico del suono che ha preparato le tracce per artisti come Beastie Boys, Andre Bocelli, RATM, Kanye West, Pink Floyd e Rolling Stones: “Preparare le tracce per un vinile è molto differente da prepararle per un CD”, ha spiegato al sito HypeBot. Vediamo quali sono i punti fondamentali per avere un vinile di qualità.

 

MIX E MASTER DEDICATI
Vlado: “Non dovete mandare le tracce allo stesso tecnico che le prepara per i CD; spesso molti di loro non hanno mai stampato un vinile, soprattutto quelli inesperti. Fate una ricerca per trovare uno studio e un ingegnere che abbia esperienza nel settore, controllate la discografia (oppure scegliete lo studio in base ai dischi in vinile che avete in casa, NDA). Fondamentali sono i livelli e l’equalizzazione: alti o bassi eccessivi devono essere evitati perché non vengono ben trasferiti sul vinile”.
Non vogliamo far pubblicità a nessuno, ma un post interessante per i più nerd del mixer è quello pubblicato da Vinilificio.com, in italiano, nel quale vengono spiegate per bene le specifiche audio: volume, frequenze, mix, acquisizione.
Ad esempio: minore è la quantità musica incisa su ciascun lato, più alto è il volume.

 

LUNGHEZZA
Vlado: “Quando preparate il vostro album, state attenti alla lunghezza. Se cercate un suon forte, dovete rimanere nei 17/18 minuti per lato. Se avete bisogno di una lunghezza maggiore tutta l’equalizzazione e i livelli andranno nuovamente aggiustati”.
Per migliorare ancora di più il suono dovreste registrare su nastro, ma questo implica un enorme lavoro in pre-produzione e una compattezze sonora in fase di registrazione. Se non lo fate sfrutterete solo l’aspetto marketing del vinile e darete ai vostri ascoltatori un prodotto analogico con il quale ascolteranno registrazioni realizzate in digitale.

 

LE PRIME CANZONI SUONANO MEGLIO
Vlado: “Decidete quali sono i tre o i quattro brani migliori della tracklist e inseriteli nelle prime due tracce dei lati perché il migliore suono arriva dalla parte più esterna del vinile. Man mano che il braccetto si avvicina al centro del disco e il diametro dei solchi diminuisce, degrada anche la qualità del suono”.
Consiglio importantissimo e quasi fondamentale. Soprattutto se tra il vostro pubblico sono presenti audiofili.

 

SCEGLIERE LO STAMPATORE/1: DOVETE POTER EFFETTUARE I TEST!
Nel momento in cui scegliete l’azienda che vi stamperà il vinile, dovete essere sicuri che avrete la possibilità di effettuare dei test, questo perché il disco nero ha bisogno di cure maggiori, ma anche di passione e tempo, perché si tratta dell’‘esperienza’ che farete provare ai vostri ascoltatori, non è come un CD o un MP3.
Vlado: “Dovete essere sicuri di avere un test rima che parta la produzione, anche se l’azienda ha un ottimo curriculum, non significa che il vostro vinile uscirà perfetto al 100%. I problemi possono incorrere in ogni momento e dovete vedere il test come una sorta di assicurazione. Altra cosa importante: cercate di prenotare questa fase in un momento in cui avete tempo da dedicare, il tutto deve avvenire in 24 ore perché stiamo parlando di processi analogici che possono accusare ciò che accade nell’ambiente intorno, soprattutto se è una stagione con alte temperature”.

 

SCEGLIERE LO STAMPATORE/2: IL CUTTING ENGINEER!
Qui andiamo in una zona dedicata ai veri appassionati, ma al tempo stesso può essere un’opzione fondamentale al momento di selezionare l’azienda che realizzerà i vostri  bellissimi vinili. Nell’epoca d’oro degli LP, questa figura era fondamentale quanto il tecnico del suono che effettuava il missaggio, il Cutting Engineer, infatti, è colui che si occupa di realizzare i solchi in modo artigianale, perché la catena industriale/robotizzata può portare alcuni problemi, come ad esempio riuscire a contenere le dinamiche entro i 45 db all’interno di un solco. Anche in questo caso il Cutting Engineer dovrebbe fornirvi un reference disc prima di avviare la produzione.
Prossimamente analizzeremo quali sono le aziende nazionali e internazionali che possono aiutarvi a realizzare i vostri vinili con prezzi, pregi e difetti.

 

Fabrizio Galassi